Il ministero della Salute e il ministero dell’Università e della Ricerca hanno adottato il regolamento che disciplina l’attività di raccolta sangue e plasma. Ecco quali sono i requisiti che medici e associazioni dovranno seguire per inquadrare l’attività di volontariato all’interno del piano formativo delle scuole di specializzazione
Dal 26 novembre l’attività di volontariato dei medici specializzandi all’interno dei centri di raccolta associativi diventerà finalmente ufficiale. È questa, infatti, la data in cui entrerà in vigore il regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, adottato dal ministero della Salute insieme a quello dell’Università e della Ricerca, che disciplina appunto l’attività di raccolta sangue e plasma.
Estrema soddisfazione è stata manifestata dal presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, alla luce del lungo e accurato lavoro di confronto parlamentare che l’associazione stava portando avanti da tempo: «La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di questo documento rappresenta per noi la cosiddetta “chiusura del cerchio”
A livello pratico e operativo tutto questo significa poter contare su un più ampio numero di figure sanitarie che andranno ad agevolare il nostro sistema di raccolta, consentendo alle unità associative di garantire maggiori accessi ai donatori e gestire con più facilità ed efficacia eventuali carenze di personale, un problema che rischierebbe di compromettere il regolare svolgimento delle attività trasfusionali.
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